Il mio viaggio alla ricerca dell’anima di Sibelius

Il mio viaggio alla ricerca dell’anima di Sibelius
di Lucilla Rose Mariotti Banwell

Quando mi sono avvicinata per la prima volta a Sibelius per studiare il suo Concerto per violino e orchestra, la prima domanda che mi sono posta è stata cosa volesse esprimere Sibelius attraverso la sua musica. Infatti, ascoltando l’interpretazione di vari musicisti, ho notato quanto ciascuno lo interpreti in maniera molto differente ancor più di quanto capiti solitamente per i concerti di altri compositori. Seguendo il consiglio dei miei insegnanti e di Satu Jalas, nipote di Sibelius, ho cercato di trarre ispirazione dalla natura finlandese andando alla ricerca di documentari e di fotografie. Nondimeno, per quanto ciò mi abbia aiutato a farmi un’idea, mi rendevo conto di quanto ancora l’immagine che cercavo di evocare suonando fosse approssimativa e sfuggente. Ciò è stato confermato nel momento in cui finalmente ho potuto visitare di persona Lohja, uno dei luoghi in cui Sibelius lavorò alla stesura del Concerto. Avvicinandomi alle acque di uno dei laghi nel momento incantato dell’alba, in cui il pregno silenzio notturno intessuto nella trama della natura si stempera nel canto mattutino degli uccelli, nella lieve increspatura delle onde prodotte dalla brezza o dal passaggio di cigni solitari fluttuanti leggeri nella bruma lacustre, ho avuto chiara nella mia mente l’ispirazione per interpretare le prime battute. Ciò vale anche per tutte le restanti parti del Concerto per le quali, mentre lo studio adesso che non sono più in Finlandia, cerco di rievocare le immagini e le impressioni del mio soggiorno nei luoghi di Sibelius e di trasfonderle nelle note. È un nuovo approccio per me rispetto allo studio di altri brani musicali in cui solitamente cerco di immaginarmi una storia, di trarre ispirazione da letture di racconti o romanzi. Nel caso di Sibelius invece cerco di cogliere l’attimo fuggente delle infinite sfumature di colori e di suoni, di sensazioni e di emozioni sempre mutevoli, come la luce che varia a ogni istante nell’arco della giornata e nel mutare delle stagioni. Continuerò ad approfondire lo studio anche di altri brani per violino e pianoforte e tornerò in Finlandia per proseguire il mio viaggio alla scoperta dell’anima di Sibelius.

> VEDI Lucilla in Lohja

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