La musica di Sibelius nel cinema
di Luigi Verdi
Sono circa duecento i film che utilizzano musica di Sibelius nella colonna sonora; circa cinquanta con la musica di Finlandia, trenta con la Valse triste, una decina con il Concerto per violino, cinque con la Sinfonia n.2 e il Cigno di Tuonela quasi a confermare una “graduatoria di popolarità” tra i pezzi più celebri del compositore. Alcuni di questi film sono difficili da reperire, la maggior parte sono finlandesi (almeno cinquanta) ma non mancano importanti esempi della cinematografia americana e italiana. Un elenco completo sarebbe d’altra parte impossibile, perché in molti casi la musica non è accreditata. I primi film semi-sonori comprendevano miscellanee eterogenee di musica classica presa in prestito, a volte senza autorizzazione del compositore, se ancora vivente. L’uso era convenzionale e ogni composizione veniva adottata quasi si trattasse di una riserva di materiale da cui attingere liberamente.
La musica di Sibelius negli ultimi anni è stata utilizzata sempre con maggior frequenza del cinema, e questa tendenza richiederebbe un aggiornamento continuo in tempo reale. Negli anni Duemila in particolare si nota un’aumento (venticinque titoli nel primo decennio, e trenta titoli circa nel secondo decennio fino ad oggi). Per la verità questo incremento vale per tutta la musica classica nel cinema che sta conoscendo un nuovo exploit a scapito della musica originale. Nel corso della conferenza verranno esaminati alcuni degli esempi più significativi, proponendo anche una lista dettagliata e la visione di alcuni spezzoni.
La fortuna di Sibelius nel cinema va al di là delle sue composizioni. La sua influenza è evidente nello score di Hollywood: l’uso delle fanfare di ottoni, il piglio talvolta eroico o leggendario, l’evocazione naturalistica hanno ispirato la musica originale di molti film dei generi Fantasy, Avventura e Mitologico.
Per quanto riguarda Sibelius ‘personaggio’ appare in otto film, tutti di produzione finlandese, di cui il più importante è il biografico Sibelius di Timo Koivusalo (2003), interpretato da Martti Suosalo. Grazie a questa produzione, a Jean Sibelius è toccata sorte migliore di quella di tanti compositori vissuti tra il XIX e XX secolo, che non hanno mai avuto un film a loro dedicato.