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aprile 2023

Tra vecchie musicassette destinate al macero (oggi si trova tutto sul web, di migliore qualità audio) ho trovato alcune registrazioni radiofoniche di composizioni di Sibelius, tra cui: Il bardo (cassetta 610), Kullervo (cassetta 634), N’etatit qu’un rêve, lirica op. 37 n. 4 (cassetta 695), questa

La lunga carriera di Jean Sibelius iniziò con un Lied per voce e pianoforte e finì con gli arrangiamenti per voce e pianoforte tratti dalle sue musiche di scena. Tra i Lieder (Songs) appartenenti alle sue raccolte, quelli sciolti e quelli che trascrisse per pianoforte

«Il nuovo Beethoven», «Il peggior compositore del mondo»: Jean Sibelius ha suscitato le reazioni più disparate della critica musicale. Incurante delle opinioni del mondo, continuò a scrivere musica seguendo un percorso del tutto personale e indipendente, fino alla sorprendente fase di silenzio compositivo negli ultimi

Sibelius ci ha lasciato un’eredità che ancora oggi interpella l’ascoltatore. Sovente confinato, a causa soprattutto di pur eccellenti lavori come Il cigno di Tuonela e Valse triste, in cineree atmosfere boreali, egli è stato in realtà, se si allarga la visuale a tutta la sua

Sibelius è il grande dimenticato della musica europea. Confinato in un limbo periferico delle Scuole Nazionali, su di lui pende quell'accusa di epigonismo post-romantico che le avanguardie novecentesche sempre lanciarono contro i difensori dell'Umanesimo. In realtà la musica di Sibelius celebra l'eternità di una natura primigenia