La FAMIGLIA di Sibelius in Italia

Mio nonno Jean Sibelius: testimonianze personali
di Satu Jalas

A cavallo dei secoli XIX e XX la Finlandia era una paese pressoché sconosciuto al resto dell’Europa. Sibelius era molto legato al suo Paese, ma era anche cosmopolita avendo studiato e viaggiato molto all’estero. Egli tenne a precisare che nonostante i titoli attribuiti alle sue composizioni, voleva lasciare libero il pensiero e l’immaginazione dell’ interprete e dell’ ascoltatore, rispettando comunque le indicazioni sulle partiture, ma senza necessariamente attenersi al titolo. Quando Sibelius parlava dell’atmosfera, il suo pensiero astratto andava in cerca dei momenti magici, delle bellezze della natura o dell’arte, e quando la vita era tumultuosa intorno a lui, egli si perdeva nelle piccole cose, ma fondamentalmente era un filosofo molto riflessivo e questo si sente nelle sue composizioni. Mio padre Jussi Jalas, direttore d’orchestra e genero di Sibelius, ha avuto moltissime occasioni di passare il tempo con suo suocero e ovviamente di parlare con lui delle sue opere, avendo studiato praticamente tutte le partiture del repertorio sinfonico con lui prima di eseguirle. Dopo queste conversazioni mio padre ha annotato numerosi pensieri di Sibelius. Ritengo importante citare anche l’unica conferenza di Sibelius, scritta nel 1896, dove egli ha espresso pubblicamente le sue considerazioni sulle canzoni popolari, soprattutto sull’armonizzazione di quelle ugro-finniche – quarant’anni prima delle pubblicazioni di Bartok sull’argomento – e citare anche il racconto scritto da mio padre sul suo primo incontro con Sibelius. Lo presentò la figlia Margareta, mia madre quindicenne, quando ad Ainola avevano organizzato una festa dei giovani. Anche mio padre era quidicenne… Cerco anche di riportare l’atmosfera di “Ainola”, la sua casa con i familiari. Nonostante il suo impegno di comporre – lavoro che egli concretizzava soprattutto di notte – Sibelius era un marito, padre e nonno con attenzioni speciali per ognuno della sua grande famiglia.

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Peternolli-Suksdorff, parenti bolognesi di Sibelius
di Luigi Verdi

Una ricerca anagrafica ha permesso di riscoprire la relazione di parentela tra le famiglie Sibelius e Sucksdorff; il nonno dei fratelli bolognesi Luigi e Giovanni Peternolli, Ernst Waldemar Sucksdorff, era cugino di 2° grado di Jean Sibelius in quanto le loro nonne erano sorelle Åkerberg: Christina Gustava nata nel 1791 e Fredrika Catharina nata nel 1792, figlie del dottor Mathias Åkerberg, ‘stads capellans’, e Catharina Ulrika Unonius. Abitavano a Loviisa nella regione Uusimaa a maggioranza svedese della Finlandia. Coincidenze di date, di nomi e di luoghi confermano che le relazioni tra le famiglie Sibelius e Suksdorff (via Åkerberg) erano strette e non casuali.

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